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9 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è risalito ieri sull’analogo movimento dei rendimenti anche aiutato da un calo dei sussidi di disoccupazione un po’ superiore alle attese.
È comunque in una fase di aggiustamento dopo l’ampio rimbalzo iniziato venerdì scorso.
Il prossimo test chiave per maggiori spunti direzionali si avrà martedì con i dati di inflazione.

EURL’euro è salito marginalmente ieri mantenendosi però in un range stretto, in area 1,07 EUR/USD, che ha prevalso per tutta la settimana.
Oggi invece ha aperto in marginale calo, nonostante il recupero della produzione industriale italiana, ma si tratta di una conferma della dinamica di range in attesa di spunti nuovi.
Dalla BCE Lane ha dichiarato di voler vedere segnali più convincenti che il processo di disinflazione sia sufficientemente avviato prima di poter dare avvio alla fase di taglio dei tassi.
E sul mercato si sono nel frattempo ridimensionate le attese di un taglio ad aprile, da 60% di lunedì a meno del 50% (48%) oggi, il che aiuta a contenere il downside dell’euro.
Il mercato continua a scontare con probabilità piena un primo taglio a giugno.
In programma oggi altri discorsi BCE.

GBPLa sterlina è scesa ieri contro dollaro da 1,26 a 1,25 GBP/USD perlopiù di riflesso al recupero del dollaro, mostrandosi sulla difensiva anche oggi.
Dalla BoE sia Mann sia Haskel, che alla riunione della scorsa settimana hanno dissentito votando per un rialzo dei tassi, hanno confermato che sono necessari segnali più forti di un calo credibile dell’inflazione affinché possano cambiare idea e votare a favore di tassi fermi.
La spaccatura interna alla BoE non aiuta la sterlina, ma la prospettiva che la BoE dovrebbe tagliare i tassi dopo BCE e Fed dovrebbe offrirle un almeno parziale vantaggio.

JPYLo yen si è indebolito ulteriormente ieri contro dollaro da 147 a 149 USD/JPY complice soprattutto la salita dei rendimenti a lunga USA ma anche le dichiarazioni del governatore Ueda che ha indicato che anche una volta abbandonata la politica dei tassi negativi le condizioni monetarie dovranno restare espansive.
Ora il prossimo test sarà l’inflazione USA martedì e se dovesse sorprendere verso l’alto lo yen si indebolirebbe ancora ma al di là del breve la previsione di fondo resta di inversione e apprezzamento.