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09 Aprile 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in lieve calo ieri, una sorta di ritracciamento dopo la salita post-employment report di venerdì e in attesa del dato chiave di inflazione di domani che sarà seguito con attenzione per capire se la Fed taglierà i tassi già a giugno o più tardi.
Le attese sono per un’inflazione “headline” in salita e una “core” in calo solo marginale, il che dovrebbe fornire supporto al biglietto verde, lasciandolo però tendenzialmente in range.
Eventuali sorprese verso l’alto/il basso lo farebbero invece rafforzare/indebolire più significativamente.
Oggi la probabilità di mercato di un primo taglio Fed a giugno è risalita a 52% da 48% di ieri, ma è piena solo su settembre mentre si colloca all’88% su luglio, a indicare che vi è effettivamente il dubbio se la Fed possa attuare solo due tagli dei tassi quest’anno invece dei tre preventivati a marzo.

EUR – L’euro ha aperto la settimana in lieve salita ieri, contenuta comunque in area 1,08 EUR/USD, perlopiù di riflesso al ritracciamento del dollaro.
La prospettiva che la BCE giovedì lasci le porte aperte a un taglio dei tassi a giugno, per quanto condizionalmente ai dati, dovrebbe comunque limitare l’upside dell’euro.
Oggi la probabilità di mercato di un taglio a giugno è scesa a 92% da 96% di ieri, ma si tratta sempre di livelli molto elevati.
Domani, intanto, il cambio reagirà ai dati di inflazione USA che, se andranno come da attese, non dovrebbero agire a favore dell’euro.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in leggero rialzo ieri contro dollaro, contenuto comunque in area 1,26 GBP/USD, perlopiù d riflesso al ritracciamento di quest’ultimo.
Dalla BoE Breeden non ha rilasciato dichiarazioni sulla politica monetaria, per cui fino a domani i driver USA resteranno dominanti e se l’inflazione USA andrà come atteso la valuta britannica non dovrebbe riceverne beneficio, anche se potrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
Intanto oggi la probabilità di mercato di un taglio dei tassi BoE a giugno è salita a 68% da 64% di ieri, seguendo il movimento dei tassi impliciti USA, mentre è rimasta al 24% e al 100% la probabilità rispettivamente di un primo taglio a maggio e ad agosto.
Contro euro la sterlina resta stabile in area 0,85 EUR/GBP.

JPY – Lo yen ha aperto la settimana in lieve calo contro dollaro, complice la salita dei rendimenti a lunga USA post-employment report di venerdì.
Il calo è ancora contenuto in area 151 USD/JPY, ma si è portato ad un soffio da 152,00 USD/JPY, dove si trova anche oggi.
Gli interventi verbali delle autorità domestiche stanno ancora arginando la debolezza della valuta nipponica.
Il ministro delle finanze Suzuki ha ribadito che si agirà in caso di eccessivo indebolimento, mentre il governatore della BoJ Ueda ha dichiarato che la banca centrale dovrà considerare di ridurre il grado di stimolo monetario se la tendenza dell’inflazione dovesse continuare ad accelerare.
A meno di dati di inflazione USA che domani sorprendano verso il basso, lo yen dovrebbe restare sotto pressione.