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08 Ottobre 2020 – nota economica giornaliera

ITALIA – Dopo la battuta d’arresto di luglio, le vendite al dettaglio sono tornate a crescere ad agosto, di 8,2% m/m (dopo il -6% precedente) in valore e di +11,2%m/m in volume (da +8,5% di luglio).
La volatilità del bimestre può essere stata indotta dal rinvio dei saldi estivi, che ha pesato sulle vendite a luglio e sostenuto il dato di agosto.
Le vendite in volume sono tornate al di sopra dei livelli di un anno prima (+0,8%), come non accadeva da febbraio.
Sulla ripresa ha inciso positivamente il deciso rialzo del commercio elettronico (+36,8% a/a).
La tendenza per gruppi di prodotti è eterogenea: alcuni comparti sembrano essersi avvantaggiati dallo shock COVID (si veda il +12,3% delle dotazioni per l’informatica, telecomunicazioni e telefonia e il +8,4% di utensileria per la casa e ferramenta); viceversa, i prodotti più penalizzati sono cartoleria, libri, giornali e riviste (-7,7%).
Da notare anche il recupero del settore abbigliamento, che, favorito dall’effetto-saldi, torna a crescere su base tendenziale per la prima volta da febbraio (+6,5%).

AREA EURO – Nel 2° trimestre 2020, i prezzi degli immobili residenziali sono cresciuti del 5,0% a/a e 1,7% t/t, rallentando marginalmente rispetto al primo trimestre su base tendenziale (5,1% a/a) ma non congiunturale.
Gli incrementi trimestrali più robusti si sono registrati in Lussemburgo (4,4% t/t) e Italia (3,1% t/t). L’attendibilità della rilevazione è inferiore al solito in quanto il trimestre è stato fortemente condizionato dalle misure di confinamento adottate da molti Stati.

 

COMMENTI:

ITALIA – L’Ufficio Parlamentare di Bilancio, nella nota esplicativa della lettera di validazione del quadro macroeconomico tendenziale della Nota di aggiornamento del DEF 2020, sottolinea la presenza di significativi fattori di rischio, prevalentemente al ribasso, sullo scenario di crescita del PIL per il 2021 (vista, nel quadro tendenziale, al 5,1%).
Quanto alle previsioni per gli anni successivi, vale a dire per il biennio 2022-23 (che non sono oggetto di validazione), secondo l’UPB le previsioni del MEF appaiono ottimistiche: in particolare per il 2022, la stima governativa (pari al 3%) si colloca oltre il limite superiore dell’intervallo di validazione nel 2022 (per oltre mezzo punto percentuale), e appena al di sotto per l’anno successivo (all’1,8%).

AREA EUROLa BCE pubblica il resoconto della riunione di agosto.
Nel frattempo, la situazione sanitaria è peggiorata in tutto il continente, sicché i commenti di allora potrebbero risultare datati.
Ieri, l’intervista di Lagarde alla Harvard International Review non ha aggiunto elementi di novità, salvo confermare l’appoggio della presidente a una politica fiscale comune e coordinata a livello di unione monetaria.
Due giorni fa, Lane ha sottolineato soprattutto l’incertezza e i rischi dello scenario.

SPAGNA – Il governo ha annunciato che investirà 72 miliardi fra 2021 e 2023 nell’ambito di Next Generation EU, di cui il 33% destinato alla trasformazione digitale (garanzia di connessione digitale, sviluppo del 5G, rafforzamento della cybersecurity, digitalizzazione della pubblica amministrazione e delle imprese, misure per aumentare l’attrattività della Spagna per la produzione di prodotti audiovisuali).
Almeno il 37% sarà destinato alla transizione verde, che includerà misure per la mobilità elettrica, energie rinnovabili, efficientamento energetico degli edifici, secondo le linee del PNIEC (Plan Nacional Integrado de Energía y Clima).
Il 16,5% del programma è destinato a sanità, ricerca scientifica e innovazione.
Il capitolo sociale assorbirà il 5,7%, di cui una parte per rendere stabile il meccanismo ERTE.
Il budget 2021 dovrebbe puntare ad anticipare con risorse interne misure per circa 27 miliardi, che saranno poi rifinanziate con NGEU.
Il governo spagnolo punta a utilizzare interamente la parte di sovvenzioni (stimata in 59 miliardi), ma soltanto in piccola parte quella di prestiti (soltanto 13 miliardi su 80, al momento).
Il governo ritiene in questo modo di poter aumentare l’occupazione di 800mila unità entro il 2023, grazie a un impulso sulla crescita cumulata 2021-23 di circa 9 punti percentuali (stima molto aggressiva, che potrebbe sottostimare la dispersione dovuta all’assorbimento di importazioni).

STATI UNITI
Trump, dopo aver bloccato i negoziati per un nuovo pacchetto di stimolo, ha fatto una parziale marcia indietro, affermando di essere favorevole a singole misure di supporto, in particolare un possibile trasferimento di 1200 dollari alle famiglie e nuovo sostegno alle linee aeree.
Pelosi ha ribadito che i democratici sono interessati a discutere un insieme completo di misure, non singole leggi separate.
– I verbali della riunione del FOMC di settembre non aggiungono informazioni nuove per la previsione della politica monetaria.
I verbali riportano, come atteso, ampie divisioni all’interno del Comitato riguardo alla formulazione della nuova forward guidance (FG).
La scelta di introdurre la nuova FG alla riunione di settembre era “un modo particolarmente importante per affermare l’impegno del Comitato a raggiungere i risultati economici” articolati nella nuova strategia di politica monetaria e i nuovi obiettivi di lungo termine.
Nella discussione, “la maggior parte” dei partecipanti era favorevole alla nuova formulazione, mentre “un paio” avrebbe voluto indicazioni ancora più stringenti sulle condizioni da soddisfare prima di un rialzo dei tassi (Kashkari aveva dissentito su queste basi ed evidentemente un altro partecipante condivideva la sua opinione), e “diversi” ritenevano non necessarie le modifiche apportate alla FG dato che i rendimenti sono già molto bassi e la nuova formulazione potrebbe vincolare le mosse future della Fed (Kaplan aveva dissentito su queste linee e probabilmente rappresentava l’opinione di un gruppo minoritario, ma relativamente nutrito, di potenziali dissenzienti).
Alcuni” partecipanti hanno indicato che nelle prossime riunioni il Comitato dovrebbe “valutare e comunicare” l’utilizzo degli acquisti di titoli per il supporto della ripresa. Tuttavia, questa affermazione non implica nuove comunicazioni nel brevissimo termine dato che riferisce l’opinione di pochi partecipanti (“alcuni” sono meno di “diversi” o della “maggior parte”).
Probabilmente potrebbero esserci nuove indicazioni riguardo alle quantità di acquisti o alla loro composizione entro fine anno, forse a dicembre, anche sulla scorta di maggiori informazioni riguardo all’evoluzione congiunturale.
I verbali riportano anche che “la maggior parte” dei partecipanti ritiene che lo stimolo fiscale attuato finora sia “insufficiente e che le previsioni economiche includono nuove misure espansive.
In caso di supporto fiscale “significativamente” inferiore o ritardato rispetto alle aspettative, il ritmo della ripresa potrebbe essere inferiore al previsto.
In conclusione, i verbali riportano un quadro di opinioni variegate sulla nuova formulazione della forward guidance, come già emerso dai discorsi dei partecipanti al FOMC, ma un consenso generalizzato sul fatto che i tassi resteranno a zero per un periodo prolungato.
Williams (NY Fed) ha detto che la Fed sta già acquistando titoli del Tesoro e delle Agenzie a livelli estremamente elevati e quindi sta già usando questo strumento per sostenere la ripresa.
Williams ha sottolineato che l’economia sta migliorando, grazie anche al sostegno della politica monetaria, ma il sentiero della ripresa è straordinariamente incerto.

 

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto parzialmente (resta salvaguardato parte del recupero di martedì) sul rientro della risk aversion dopo la notizia che Trump ha sollecitato il Senato ad approvare i 25 miliardi di sostegno ai dipendenti delle compagnie aeree penalizzate dagli effetti della pandemia.
Secondo i commentatori il mercato sta anche cominciando a scontare una vittoria di Biden e una maggioranza democratica in Congresso, scenario ritenuto sfavorevole per il dollaro sia per il presunto effetto reflazionistico delle politiche economiche sia per l’atteso ampio aumento del deficit fiscale sotto un’amministrazione democratica.
In realtà questo è un punto a nostro avviso controverso in quanto in questa fase dovrebbe rilevare maggiormente per i mercati l’impatto atteso sulla crescita e sulla ripresa economica post-pandemia dei programmi elettorali dei candidati, e in questo senso il programma di Biden parrebbe più favorevole in termini di impatto atteso sulla crescita.
L’evoluzione della risk aversion rimane il driver principale del dollaro. I verbali del FOMC hanno confermato che vi è divisione di vedute circa l’implementazione della nuova strategia di policy nonché elevata incertezza sullo scenario a causa della pandemia. Da seguire oggi i dati sui sussidi di disoccupazione.

EURL’euro ha tratto vantaggio dal parziale arretramento del dollaro, ma la salita è stata limitata e ancora una volta contenuta in area 1,17 EUR/USD.
La configurazione tecnica conferma sostanziale assenza di indicazioni direzionali
di rilievo e una dinamica caratterizzata da elevata incertezza.
Interessante oggi sarà la lettura dei verbali BCE, per quanto riguarda la valutazione della recente evoluzione dei contagi nonché delle implicazioni di un cambio forte sull’inflazione.
Tuttavia, non è dai verbali che dovrebbero giungere spunti rilevanti per modificare la dinamica dell’euro, che resterà probabilmente in range. Il driver rimangono i temi USA.

GBPLa sterlina ha vissuto una giornata movimentata ieri.
Anche se ha finito per chiudere al rialzo rafforzandosi da 1,28 a 1,29 GBP/USD e da 0,91 a 0,90 EUR/GBP grazie al parziale rientro del dollaro, a livello intraday è scesa sia sul riemergere di dubbi circa l’effettivo esito dei negoziati post-Brexit con l’UE sia al rinnovarsi della preoccupazione per le possibili ripercussioni della recente evoluzione sfavorevole dei contagi.
In assenza di notizie decisive il cambio dovrebbe per ora mantenersi in prossimità dei livelli correnti.

JPYLo yen è sceso sul calo della risk aversion sia contro dollaro da 105 a 106 USD/JPY sia contro euro da 123 a 124 EUR/JPY.
L’evoluzione del sentiment di mercato in funzione degli sviluppi sul fronte USA rimane il driver dello yen.