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08 Ottobre 2019 – nota economica giornaliera

GERMANIA – La produzione industriale è cresciuta di +0,3% m/m in agosto, dopo il calo di -0,4% m/m di luglio. La variazione tendenziale calcolata sulla serie non destagionalizzata si colloca a -4,0% a/a, circa invariata rispetto a luglio (-3,9%). La produzione manifatturiera, che è all’origine di questa sorpresa positiva, ha registrato un rimbalzo più pronunciato (+0,7% m/m), con variazioni positive per i beni intermedi e i beni di investimenti, negative per i beni di consumo. Calante l’andamento della produzione di energia (-1,7% m/m). Da segnalare anche un netto calo dell’attività edile (-1,5% m/m), che ha riassorbito pressoché interamente il rimbalzo di giugno/luglio. L’andamento debole degli ordinativi e delle indagini di fiducia, peggiorate di nuovo in settembre, non consente di sperare che la sorpresa di agosto sia già l’inizio di una fase di ripresa. Nel 3° trimestre 2019 si prospetta un contributo negativo della produzione manifatturiera circa dimezzato rispetto al secondo trimestre; anche il calo delle costruzioni dovrebbe essere inferiore rispetto al trimestre primaverile.

AREA EURO – L’indice Sentix di fiducia degli investitori è calato a -16,8 in ottobre. Si tratta del livello più basso dal 2013, quando l’indice doveva ancora riprendersi dall’impatto della precedente crisi del debito.

CINA – Il PMI dei servizi rilevato da Caixin Markit è sceso da 52,1 in agosto a 51,3 in settembre, toccando il minimo da marzo 2019, spinto al ribasso dal calo dell’indice delle aspettative, che pur rimanendo in zona espansiva, a 55,7 è sui minimi della serie.
I nuovi ordini e la componente occupazione sono stati invece in lieve aumento. La dinamica dell’indice pubblicato dal NBS la scorsa settimana era stata, invece, in lieve aumento. L’indice composito, grazie al miglioramento del settore manifatturiero, è dunque salito da 51,6 in agosto a 51,9 in settembre, con un aumento generalizzato di tutte le componenti.

 

COMMENTI:

AREA EURO – Secondo Reuters, all’Eurogruppo la Commissione Europea raccomanderà di attuare uno stimolo fiscale preventivo nei paesi che dispongono di maggiore spazio di manovra, come Germania e Olanda. La raccomandazione non ha valore cogente.

STATI UNITI
– Il Commerce Department ha aggiunto 28 imprese cinesi alla “lista nera” di società di sorveglianza digitale a cui le imprese americane non possono più fornire parti, con una decisione che ufficialmente non è collegata ai negoziati sul commercio, ma all’attività di sorveglianza implicata in “violazioni di diritti civili e abusi nell’implementazione della campagna di repressione della Cina” contro Uiguri, Kazaki e altri membri di minoranze musulmane nelle regioni nordoccidentali. La lista nera da maggio scorso includeva già Huawei.
Da lunedì sono ripresi i negoziati per un eventuale accordo commerciale USA-Cina a livelli intermedi, e da giovedì le trattative saranno condotte ai livelli più elevati, con l’US Trade Representative Lighthizer, il segretario del Tesoro Mnuchin e il vice-premier cinese Liu He.
Nelle ultime settimane sono ripresi gli acquisti di soia da parte della Cina, mentre il 15 ottobre i dazi USA del 25% su circa 250 mld di importazioni dalla Cina dovrebbero salire al 30%. Questi due fronti potrebbero dare qualche segnale di distensione temporanea, se l’amministrazione USA proporrà un rinvio del rialzo dei dazi.
Al momento, le uniche possibilità di accordo sembrano riguardare dazi e acquisti di prodotti agricoli, mentre sugli altri temi (in particolare, sussidi alle imprese statali, trasferimento forzato di tecnologia e questioni legate a comunicazione digitale) difficilmente la Cina accondiscenderà alle richieste americane. Trump ha detto che è possibile un “buon accordo”, ma un accordo parziale è “improbabile”.
Powell (presidente Fed) in un discorso in cui non ha toccato i temi della politica monetaria corrente, ha sottolineato l’importanza dell’indipendenza della Fed da ingerenze politiche, costruita e difesa negli anni ’30-’40 da M. Eccles, presidente della banca centrale fra il 1934 e il 1948.
Kashkari (Minneapolis Fed) ha detto che il suo messaggio è chiaro: in un contesto di rallentamento domestico e globale, di rischi in aumento e inflazione sotto l’obiettivo, la Fed deve “supportare l’economia, non frenarla”. Kashkari ha confermato il proprio consenso per la svolta espansiva sui tassi, e il proprio dissenso per i rialzi precedenti.
Riguardo al sentiero atteso dei tassi, il presidente della Minneapolis Fed ha detto che non sa ancora quanti ulteriori interventi saranno necessari.

 

PREVISIONI:

STATI UNITI – Il PPI a settembre è atteso in aumento di 0,1% m/m, come ad agosto. Il rialzo del prezzo della benzina registrato nella seconda metà del mese dovrebbe essere più che compensato dalla debolezza iniziale e determinare un modesto contributo negativo dell’energia. L’indice core dovrebbe essere in rialzo di 0,2% m/m.