Seguci su twitter

Categorie

8 Marzo 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro è sceso ulteriormente ieri sulle parole di Powell che ha espresso maggior fiducia nella possibilità che la Fed si trovi a tagliare i tassi nei prossimi mesi.
Rispetto a lunedì, infatti, è risalita la probabilità di un taglio dei tassi sia a maggio da 24% a 28% sia a giugno da 88% a 92%.
Dall’employment report oggi si attendono indicazioni di allentamento della dinamica sia occupazionale che salariale.
A meno di sorprese verso l‘alto dai dati, dunque, il dollaro dovrebbe indebolirsi ancora o comunque mantenersi sulla difensiva, chiudendo la settimana al ribasso.

EURL’euro si è rafforzato ieri da 1,08 a 1,09 EUR/USD sia di riflesso al calo del dollaro sia, seppure in maniera contrastata, sull’esito della riunione BCE.
Questa ha lasciato i tassi invariati ma ha rivisto al ribasso il profilo di inflazione (inizialmente infatti l’euro è sceso) ma ha indicato che sono necessari altri dati per capire quando iniziare a tagliare i tassi facendo intendere che giugno – non prima – potrebbe essere un’opzione ragionevole (e qui l’euro è risalito).
Il mercato ha raccolto il messaggio e rispetto a lunedì la probabilità di un primo taglio ad aprile è infatti scesa da 24% a 12% mentre su giugno è risalita da 92% a 100%.
Oggi l’attenzione tornerà sui dati USA, per cui, a meno di sorprese positive da questi, l’euro – al momento in calo complici anche i dati non positivi di produzione tedesca e spagnola – potrebbe recuperare almeno in parte.

GBPLa sterlina si è rafforzata ieri sul calo post-Powell del dollaro da 1,27 a 1,28 GBP/USD aprendo in salita anche oggi.
A meno di sorprese positive dai dati USA dovrebbe rafforzarsi ancora o comunque consolidare.
È in rafforzamento anche contro euro, seppure contenuto in area 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen si è rafforzato ulteriormente ieri contro dollaro da 149 a 147 USD/JPY sul calo dei rendimenti a lunga USA dopo le dichiarazioni di Powell ma anche sul rafforzarsi di aspettative che la BoJ possa abbandonare la politica dei tassi negativi già nel breve (riunione di marzo o di aprile).
È in rafforzamento anche stamani e a meno di sorprese oggi dai dati USA potrebbe rafforzarsi ancora chiudendo la settimana al rialzo.