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7 Marzo 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto ieri sulle parole di Powell che ha confermato l’opportunità di tagliare i tassi più avanti se il quadro si evolverà come atteso dalla Fed e sui dati (JOLTS) che hanno fornito segnali di allentamento sul mercato del lavoro.
Il dollaro ha aperto in calo anche oggi e a meno di sorprese fortemente positive dai sussidi di disoccupazione dovrebbe mantenersi sulla difensiva in attesa dell’employment report domani, da cui si attendono spunti ribassisti per il biglietto verde.

EUR – Di riflesso al dollaro l’euro è risalito ieri da 1,08 a 1,09 EUR/USD, ma oggi nuovi spunti arriveranno dalla riunione BCE.
A questo incontro i tassi sono attesi invariati, ma importante sarà la comunicazione, e la BCE, pur rivedendo probabilmente al ribasso il profilo di inflazione, potrebbe volersi mostrare ancora prudente e non precipitosa rispetto al timing del primo taglio dei tassi.
Questo offrirebbe sostegno all’euro, mantenendolo nel range attuale tra 1,08 e 1,09 EUR/USD.
Oggi la probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi ad aprile è 20%, a giugno 96% e a luglio 100%.

GBP – La sterlina si è rafforzata ieri sul dollaro da 1,26 a 1,27 GBP/USD principalmente sul calo del dollaro ma anche aiutata dal Budget di primavera di J. Hunt che prevede tagli delle tasse a sostegno della crescita, che anche l’OBR ha rivisto al rialzo sia quest’anno sia il prossimo.
Cruciale per la sterlina sarà tuttavia l’azione della BoE.
In assenza di spunti sul fronte domestico in questi giorni la sterlina resterà guidata dai driver statunitensi, quindi, a meno di sorprese positive dai dati USA dovrebbe rafforzarsi o almeno stabilizzarsi contro dollaro.
Contro euro resta in range in area 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen si è apprezzato ampiamente contro dollaro tra ieri e oggi da 150 a 147 USD/JPY, prima sul calo dei rendimenti a lunga USA sulle parole di Powell e sui JOLTS, poi sulle dichiarazioni di uno dei membri della BoJ, Nakagawa, secondo cui l’inflazione si starebbe immettendo in maniera più stabile sul sentiero verso il target di inflazione, e sulla notizia diffusa dall’agenzia Jiji News che ha riportato che appare probabile che almeno uno dei nove membri della BoJ sarebbe favorevole ad abbandonare i tassi negativi già alla riunione di questo mese (19 marzo).
A meno di sorprese positive dai dati USA lo yen potrebbe mantenersi supportato o rafforzarsi ancora.