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6 Febbraio 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha aperto la settimana in ulteriore rialzo ieri aiutato anche dall’ISM non-manifatturiero che è migliorato più del previsto, mostrando un’ampia risalita per la componente più critica relativa all’occupazione.
In assenza di dati di rilievo oggi dovrebbe stabilizzarsi ed eventualmente ritracciare marginalmente dato l’ampia salita degli ultimi due giorni. Da seguire saranno comunque alcuni discorsi Fed in uscita oggi.

EURL’euro ha aperto la settimana in ulteriore calo ieri da 1,0786 a 1,0721 EUR/USD, principalmente di riflesso al rafforzamento del dollaro.
Oggi mostra una dinamica più contrastata, per via dei segnali contrastanti giunti dai dai dell’area (ordini tedeschi, fiducia italiana e vendite al dettaglio dell’area).
A meno di significative sorprese verso l’alto dai dati dell’area (domattina un primo test sarà la produzione industriale tedesca) l’euro dovrebbe mantenersi leggermente sulla difensiva, dato il rischio che la BCE possa tagliare i tassi un po’ prima della Fed.

GBPLa sterlina ha aperto la settimana in ulteriore calo ieri contro dollaro da 1,26 a 1,25 GBP/USD, principalmente di riflesso ai dati USA.
Oggi sta marginalmente cercando di recuperare ma in assenza di dati sul fronte domestico rimane guidata soprattutto dai driver statunitensi.
Il downside dovrebbe comunque essere limitato perché la BoE dovrebbe tagliare i tassi dopo BCE e Fed.
Da seguire domani intanto dovrebbe esserci un discorso di Breeden (BoE), che ha votato per tassi fermi la settimana scorsa.
Ieri la sterlina si è indebolita anche contro euro, mantenendosi comunque in area 0,85 EUR/GBP, penalizzata dalla spaccatura interna alla BoE sul sentiero dei tassi (alla riunione della scorsa settima dei tre dissenzienti su nove, due avevano votato per un rialzo dei tassi, uno per un taglio).

JPYLo yen ha aperto in ulteriore calo ieri contro dollaro sulla salita dei rendimenti a lunga USA, ma il calo è rimasto limitato in area 148 USD/JPY.
Secondo fonti vicine alla banca centrale infatti la BoJ starebbe valutando di avviare un seppur graduale processo di normalizzazione della politica monetaria entro aprile, abbandonando i tassi d’interesse negativi e modificando il controllo della curva dei rendimenti.
In attesa di novità più concrete su questo fronte lo yen dovrebbe restare prevalentemente guidato dai rendimenti USA, mantenendosi leggermente sulla difensiva per ora, fatte salve notizie deludenti dagli Stati Uniti.