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05 Aprile 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro è sceso ulteriormente ieri in presenza di indicazioni contrastanti dai sussidi di disoccupazione ma soprattutto ancora sulla scia del deludente ISM non-manifatturiero.
Oggi chiave sarà l’employment report da cui si attendono un rallentamento della dinamica occupazionale, un tasso di disoccupazione stabile e una ri-accelerazione dei salari, da leggersi però come compensativa della decelerazione precedente.
In tal caso il dollaro dovrebbe mantenersi sulla difensiva.
In presenza invece di sorprese positive dai dati sul mercato del lavoro il biglietto verde si rafforzerebbe nuovamente.
Oggi il mercato attribuisce una probabilità del 68% a un primo taglio dei tassi Fed a giugno, in aumento dal 60% di ieri.

EURL’euro ieri si è leggermente rafforzato, mantenendosi comunque in area 1,08 EUR/USD, complici sia la debolezza del dollaro sia la revisione verso l’alto dei PMI servizi/composito dell’area, ma trova upside limitato, in linea con le indicazioni contrastanti che arrivano dai dati.
Anche stamani infatti gli ordini all’industria tedeschi, la produzione industriale francese e le vendite al dettaglio dell’area sono risultati più deboli delle attese mentre la produzione spagnola si è rivelata migliore del previsto.
Cruciali dopo saranno comunque i dati USA: se andranno come da attese l’euro potrebbe stabilizzarsi o consolidare leggermente, se invece dovessero sorprendere in positivo l’euro si indebolirebbe di nuovo.
La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BCE a giugno resta del 100%.

GBP – In assenza di spunti propri significativi, a parte una revisione al ribasso del PMI servizi, ieri la sterlina, prima in salita, ha poi chiuso la giornata in calo contro dollaro, mantenendosi comunque in area 1,26 GBP/USD ed è scesa ancora questa mattina.
Oggi comunque reagirà di riflesso ai dati USA, per cui se questi non disattenderanno le aspettative potrebbe stabilizzarsi, mentre se dovessero sorprendere in positivo potrebbe indebolirsi ulteriormente.
Le probabilità di mercato per un primo taglio dei tassi BoE a maggio sono oggi al 28% in salita dal 24% di ieri, su giugno e agosto sono stabili rispettivamente al 68% e al 100%.
L’accresciuta probabilità di un intervento prima di agosto rappresenta un elemento di debolezza per la sterlina, che contro euro infatti è in calo in questi giorni, seppure contenuto sempre in area 0,85 EUR/GBP.

JPYLo yen si è leggermente ripreso tra ieri e oggi contro dollaro da 151 a 150 USD/JPY, complici le dichiarazioni del governatore della BoJ Ueda, che ha indicato che l’inflazione potrebbe accelerare tra l’estate e l’autunno grazie all’accelerazione della dinamica salariale, con implicazioni rialziste sui tassi e i reiterati interventi verbali del ministro delle finanze Suzuki, che ha ripetuto l’intenzione di adottare misure appropriate in caso di eccessivo deprezzamento dello yen.
Il quotidiano giapponese Asahi riporta che la BoJ potrebbe considerare di rispondere con la politica monetaria qualora il deprezzamento dello yen dovesse compromettere in modo significativo l’economia domestica.
Oggi, intanto, a meno di sorprese positive dai dati USA, lo yen potrebbe riuscire a stabilizzarsi o consolidare leggermente.