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03 Marzo 2021 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La stima flash di febbraio ha visto l’inflazione stabile a +0,9% a/a.
L’indice core BCE al netto di alimentari freschi ed energia è sceso a +1,2% a/a da +1,4% a/a precedente.
Sul mese, i prezzi sono cresciuti del +0,2% m/m, spinti al rialzo dal rincaro dell’energia (+0,9% m/m), dei servizi (+0,3% m/m) e dei listini alimentari (+0,2% m/m); calano i prezzi dei beni manifatturieri (-0,2% m/m) per via dell’estensione dei saldi invernali in alcuni paesi dell’area.
Sul dato di febbraio peserebbero ancora problemi di rilevazione dei prezzi.
L’inflazione dovrebbe accelerare a marzo per poi restare quasi stabile nel trimestre primaverile.
Nel 2021, l’indice dei prezzi è atteso all’1,4% in media annua ma sulla previsione insistono rischi al rialzo.

CINA – L’indice PMI dei servizi rilevato da Caixin Markit è sceso per il terzo mese consecutivo, similmente a quello pubblicato lunedì dal NBS, portandosi a 51,5 in febbraio (da 52 in gennaio).
La flessione è spiegata soprattutto dal calo della componente occupazione, scesa in territorio di contrazione (da 50,7 in gennaio a 47,9 in febbraio), e dalla riduzione del ritmo di espansione degli ordini (da 52,9 a 51,8).
L’andamento positivo sul fronte pandemico e la buona dinamica delle vendite durante le festività per il capodanno cinese sono riflesse nell’aumento della componente aspettative, risalita a 63,6 in febbraio dopo il brusco calo di gennaio (a 62,2 da 66,7 in dicembre).

 

COMMENTI:

ITALIA – Il Presidente del Consiglio ha firmato il DPCM del 2 marzo con le nuove misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da COVID-19.
Il decreto sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile, e conferma il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità. Le principali novità sono:
1) la chiusura di tutte le scuole nelle zone rosse, con la possibilità per i Presidenti di Regione di disporre la sospensione dell’attività scolastica nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti, nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni, e nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico;
2) la riapertura di cinema e teatri (e dei musei nel fine settimana) dal 27 marzo nelle zone gialle o bianche.
In zona gialla, viene consentito ora l’asporto fino alle 22 per le enoteche o gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande. Per quanto riguarda le altre misure, vi è una proroga di quanto già previsto dal precedente DPCM.
Nelle zone bianche, si prevede la cessazione delle misure restrittive previste per la zona gialla, pur continuando ad applicarsi le misure anti-contagio generali (obbligo di indossare la mascherina e di mantenere le distanze interpersonali) e i protocolli di settore, e pur restando sospesi gli eventi che comportano assembramenti (fiere, congressi, discoteche e pubblico negli stadi).
Il DPCM istituisce un “tavolo permanente” presso il Ministero della salute, con i rappresentanti delle Regioni, del Comitato tecnico-scientifico e dell’Istituto Superiore di Sanità, con il compito di procedere all’eventuale revisione o aggiornamento dei parametri per la valutazione del rischio epidemiologico, e di monitorare gli effetti delle misure e verificare la necessità di adottarne eventualmente di nuove.

BCEFabio Panetta, membro del comitato esecutivo della Banca centrale, si è espresso con toni molto accomodanti riguardo alle prospettive della politica monetaria nel suo discorso di ieri, oltre che piuttosto pessimistiche su tempi e forza della ripresa futura.
Pur ammettendo che “si avvicina la possibilità di una ripresa”, tuttavia occorrerà resistere alla tentazione di concludere che vi sia minore necessità di politiche economiche espansive. Invece, “dobbiamo proseguire a stimolare l’economia per il tempo necessario a uscire dalla crisi rafforzati”.
Secondo Panetta, la bassa inflazione dell’eurozona riflette un lungo periodo di crescita inferiore rispetto ad altre aree.
In particolare, “mantenendo i rendimenti nominali bassi per un lungo periodo di tempo, forniremo un saldo punto di riferimento al fine di assicurare favorevoli condizioni di finanziamento”; ciò comprimerà i tassi reali e alimenterà “le attese di un ritorno dell’inflazione verso l’obiettivo stabilito”.
Infatti, “un più basso livello dei tassi reali” è “pienamente coerente con le condizioni dell’economia europea, afflitta da un livello di attività ben inferiore al potenziale”.
Panetta ha lamentato la “indesiderata propagazione dei rialzi di tassi di mercato in dollari sulla curva dei rendimenti in euro”, che è “incompatibile con le prospettive della nostra economia”.
Per contrastare tale minaccia, è necessario “un deciso impegno volto a ancorare variabili finanziarie quali il costo del credito e la curva dei rendimenti”.
La BCE “deve definire l’area in cui si collocano i rendimenti nominali che essa considera adeguati, decidere i propri acquisti in coerenza con questo obiettivo ed essere pronta a intervenire nella misura necessaria”.
La “costellazione delle condizioni di finanziamento” prevalente a dicembre “rappresenta il riferimento per l’evoluzione della politica monetaria nei prossimi mesi
.
Panetta ha aggiunto che “La settimana scorsa i tassi in euro su tutte le scadenze, inclusi quelli privi di rischio, sono rimasti ben al di sopra dei livelli registrati all’inizio di quest’anno”, collegando questa condizione alle dichiarazioni della presidente Lagarde.

STATI UNITI
– In preparazione per la discussione in Senato, la leadership democratica coordinata dalla Casa Bianca, sta valutando modifiche al pacchetto anti-Covid, con l’obiettivo di ottenere il necessario consenso unanime fra i 50 senatori democratici.
Un elemento in discussione è l’integrazione di 400 dollari/settimana ai sussidi di disoccupazione, con la possibilità di ridurlo a 300 dollari e di estenderlo fino a settembre (da agosto).
Altri punti di dibattito sono il limite di reddito per l’erogazione degli assegni da 1400 dollari/persona e la specificazione dell’utilizzo di parte dei 350 mld da erogare a stati ed enti locali.
I tempi sono stretti perché l’amministrazione mira ad approvare il pacchetto in entrambi i rami del Congresso entro metà marzo.
Al momento, la previsione è che eventuali modifiche all’entità della manovra siano relativamente modeste.
Brainard (Board Fed) ha ripetuto che l’economia rimane “lontana dagli obiettivi in termini sia di inflazione sia di occupazione e ci vorrà del tempo per raggiungere significativo ulteriore progresso”.
Brainard ha aggiunto che la Fed dovrà essere “paziente per raggiungere gli obiettivi indicati nella (nostra) guidance”.
Sullo scenario economico Brainard ha detto che l’accelerazione della campagna vaccinale e l’introduzione di nuovo stimolo fiscale puntano a una crescita forte nel 2021, anche se rimane “considerevole incertezza”, dipendente dall’evoluzione delle vaccinazioni e delle varianti del virus.
Secondo Brainard diverse misure di condizioni finanziarie sono “ampiamente accomodanti” rispetto alle medie storiche e dovrebbero restare tali.
Sull’inflazione, Brainard ha riconosciuto che nel breve termine ci sarò un rialzo transitorio, ma ha anche indicato che non si aspetta un’impennata duratura del trend dell’inflazione e delle aspettative.
Le parole di Brainard sono in linea con quelle degli altri partecipanti al FOMC, che hanno espresso ottimismo sullo scenario di crescita e assenza di preoccupazione per il rialzo dell’inflazione atteso nei prossimi mesi e considerato temporaneo.

STATI UNITI-Covid19 – L’amministrazione Biden ha fatto da intermediario fra J&J e Merck, portando a un accordo con cui quest’ultima produrrà i vaccini sviluppati da J&J anche grazie all’utilizzo del Defense Production Act per reperire le materie prime necessarie.
 J&J ha detto che grazie all’accordo potrà consegnare più dosi di quanto concordato inizialmente con il governo.
La società una settimana fa aveva comunicato che i propri obiettivi di consegna non potevano essere raggiunti per via di problemi produttivi.
Biden ha annunciato che, grazie a questo accordo, entro maggio saranno disponibili dosi sufficienti a vaccinare l’intera popolazione, due mesi in anticipo rispetto alle previsioni formulate una settimana fa.
In base alle proiezioni attuale ci saranno dosi disponibile a vaccinare 80 mln di persona a marzo e 125 mln ad aprile (includendo dosi di vaccini prodotti da Novavax e AstraZeneca, non ancora autorizzate) rendendo realistica la diponibilità di dosi per l’intera popolazione di 330 mln di persone entro fine maggio.
Finora sono state somministrate 78,6 mln di dosi, con il 16% della popolazione che ha ricevuto almeno una dose e il 7,9% che è pienamente immunizzato con due dosi.

CINA – A partire rispettivamente dal 4 e dal 5 marzo, inizieranno le consuete riunioni annuali primaverili della Conferenza Politica Consultiva del Popolo (istituzione di natura politica consultiva che raccoglie rappresentanti anche degli altri partiti minori, organizzazioni e singoli individui, al fine di esprime gli interessi dei vari strati della popolazione) e del Congresso Nazionale del Popolo (CNP, ossia il Parlamento), conosciute come le “due sessioni” (“liang hui”). Le riunioni dovrebbero durare una settimana.
La riunione del NPC è quest’anno particolarmente importante perché verrà approvato e pubblicato il 14° Piano Quinquennale di sviluppo socioeconomico (2021-2025).
Come ogni anno saranno poi altresì presentati il Bilancio pubblico e il Rapporto sul Lavoro del Governo (5 marzo) per l’anno corrente e il consuntivo per l’anno precedente.
Anche se diverse province hanno pubblicato dei target di crescita per il 2021, dato il sensibile peso del rimbalzo tecnico del PIL nel primo trimestre e del trascinamento (solo per quest’ultimo la crescita nel 2021 sarebbe pari al 15,8%) sulla crescita annua del 2021, è probabile che il Governo opti per pubblicare un target molto basso (intorno al 6%) o non pubblicarlo affatto fornendo invece obiettivi su singole variabili che riguardano le aree prioritarie della politica economica, in primis il sostegno all’occupazione, in linea con la maggior attenzione alla qualità della crescita.
Ci aspettiamo altresì una riduzione dell’obiettivo di deficit pubblico rispetto al 3,6% del 2020 e delle quote di emissioni dei governi locali, in particolare dei titoli speciali a finanziamento delle infrastrutture rispetto al 2020.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Dopo aver aperto in ulteriore salita ieri, il dollaro ha poi ritrattato chiudendo al ribasso ed è in calo anche oggi sull’arretramento dei rendimenti USA.
La recente salita di questi ultimi era stata particolarmente veloce e della Fed sono giunte indicazioni che non ci sono ancora le premesse per pensare a una rimozione dello stimolo monetario in essere.
Tuttavia, al di là del breve, se i dati confermeranno lo scenario di solida ripresa USA un’ulteriore salita dei rendimenti più avanti sarà coerente, a beneficio del dollaro.
Nel frattempo, saranno dunque da seguire i dati domestici: oggi importanti sono gli occupati ADP e l’ISM non-manifatturiero.

EURL’euro aveva aperto in calo ieri scendendo sotto quota 1,2000 EUR/USD (minimo a 1,1990) sull’arretramento dei rendimenti euro (tedeschi) guidato anche dalle dichiarazioni BCE volte a sgonfiare attese di ampia salita dell’inflazione e quindi di rimozione anticipata dello stimolo monetario in essere.
In giornata è però risalito – ancora comunque in area 1,20 EUR/USD – sul generalizzato ritracciamento del dollaro.
Come avevamo anticipato, i rapidi movimenti recenti dei rendimenti sono in parte rientrati, producendo impatto sui cambi.
L’upside della moneta unica resta però limitato e la miglior performance attesa dell’economia USA rispetto all’area euro dovrebbe riproporre una discesa sotto quota 1,20 EUR/USD, seppur dopo un’eventuale pausa in range sui livelli correnti alla luce del ritracciamento dei rendimenti USA.

GBPCome l’euro, anche la sterlina si è parzialmente ripresa sull’arretramento generalizzato del dollaro, risalendo da 1,38 a 1,39 GBP/USD, restando più in range contro euro in area 0,86 EUR/GBP.
Dopo l’ulteriore apprezzamento recente della valuta britannica, ora sarà importante verificare la linea della BoE sulle prospettive dell’inflazione domestica per trarre indicazioni sull’orientamento di politica monetaria.
Oggi è in programma un discorso di Tenreyro. Le premesse generali per la sterlina rimangono positive, ma senza che questo escluda un possibile arretramento nel breve.

JPYLo yen invece si è indebolito ulteriormente sia contro dollaro in area 106 USD/JPY (portandosi a un soffio da 107,00) sia contro euro da 128 a 129 EUR/JPY penalizzato dai differenziali di rendimento sfavorevoli, anche in funzione dell’assenza in Giappone di pressioni al rialzo sull’inflazione, in netto contrasto soprattutto con gli USA ma anche in parte con l’area euro.
Dalla BoJ Kataoka ha sottolineato l’importanza di rivedere la strategia di policy alla riunione di questo mese, per non mancare ulteriormente il perseguimento dell’obiettivo di inflazione, mantenendo condizioni monetarie massimamente accomodanti per non compromettere la ripresa post-pandemia.
La tendenza di fondo dello yen è ribassista anche al di là del breve.

 

PREVISIONI:

ITALIA – L’Istat diffonde la seconda stima sul PIL del 4° trimestre 2020, che nella lettura preliminare aveva fatto segnare una contrazione di-2% t/t (-6,6% a/a).
Non è da escludere una revisione al ribasso su uno o più trimestri del 2020 tale da indurre una limatura di due decimi del calo annuo calcolato sui dati trimestrali, da -8,8% a -9%, che sarebbe coerente con la caduta annua di -8,9% comunicata il 1° marzo dall’Istat sui dati non corretti per i giorni lavorativi (che sono stati due in più rispetto al 2019).
Il dettaglio delle componenti è atteso mostrare che il maggior contributo negativo è venuto dai consumi, che dovrebbero aver subito una caduta più ampia di quella del PIL.
Tra gli investimenti, le costruzioni potrebbero aver dato un apporto negativo, dopo l’ampio balzo dei mesi estivi.
Nelle nostre stime, il PIL potrebbe rimanere in territorio lievemente negativo anche nel trimestre corrente (-0,2% t/t).

AREA EURO – Il dato finale del PMI servizi dovrebbe confermare il calo registrato nella stima flash, a 44,7 da 45,4 di gennaio. Le aspettative dovrebbero rimanere su valori alti. Anche gli indici francese e tedesco confermerebbero il valore della stima preliminare (rispettivamente 43,6 e 45,9).
La prima lettura del PMI servizi per l’Italia dovrebbe evidenziare una correzione (da 44,7 a 44,2).
Il PMI composito dovrebbe essere rivisto al rialzo di un decimo, a 48,2 punti.

STATI UNITI
 – La stima ADP degli occupati non agricoli privati è attesa dal consenso in rialzo di 125 mila dopo 174 mila di gennaio.
– L’ISM dei servizi è previsto in modesta correzione a 58,4 (da 58,7 di gennaio).
I dati dovrebbero riflettere gli effetti del maltempo in molte aree del Paese e in alcuni settori (fra gli altri, l’estrattivo, incluso nell’indagine).
Le indagini di febbraio, con dati raccolti prima dell’ondata di gelo di metà febbraio, hanno dato indicazioni generalmente positive e il continuo miglioramento del quadro sanitario (calo dei contagi e diffusione dei vaccini) dovrebbe contribuire a rinforzare la ripresa nei comparti aggregativi.