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3 Luglio 2023 – nota economica giornaliera

AREA EURO – Venerdì l’inflazione è rallentata più del previsto a giugno, a 5,5% (+0,3% m/m) da 6,1% di maggio.
Tuttavia, si sono attenuate solo moderatamente le pressioni sull’inflazione core BCE (al netto di energia e alimentari freschi), calata per la terza volta di fila ma solo di un solo decimo, al 6,8% (+0,4% m/m).
L’indice al netto di alimentari ed energia è risalito a 5,4% (+0,3% m/m), dopo due cali consecutivi.
L’andamento dell’inflazione core risente di effetti base sfavorevoli sui servizi di trasporto in Germania.
L’energia ha registrato una flessione a -5,6% da -1,8%, e continuerà a fornire un apporto negativo all’inflazione complessiva nei prossimi mesi.
In rallentamento il contributo degli alimentari, che pure mantengono una dinamica a due cifre e ben più elevata dell’indice generale (11,7% da 12,5% di maggio).
L’inflazione dei beni industriali non energetici, scesa nuovamente in giugno a 5,5% da 5,8%, è attesa continuare a calare nei prossimi mesi sulla scia della normalizzazione dei fattori di offerta e di un indebolimento della domanda.

STATI UNITI
– Venerdì, la spesa personale a maggio ha registrato un lieve aumento di 0,1% m/m, dopo il balzo di 0,6% del mese precedente (rivisto al ribasso da 0,8%), spinta dai servizi (+0,4% m/m), principalmente di trasporto, a fronte di una correzione dei beni (-0,5% m/m).
Il reddito personale è cresciuto di 0,4% m/m e il tasso di risparmio è tornato sui livelli di marzo, al 4,6% dopo la flessione al 4,3% ad aprile.
Il deflatore ha registrato un aumento di 0,1% m/m (3,8% a/a) per l’indice headline e di 0,3% m/m (4,6% a/a) per quello core.
Nel mese sono calati di un decimo i prezzi dei beni mentre i servizi sono saliti dello 0,3% (0,2% core ex-abitazione), sostenuti dalla ristorazione.
In sintesi, l’inflazione core si mantiene persistentemente elevata e il rallentamento del deflatore core non è sufficiente per fermare il rialzo dei tassi previsto per fine luglio.
I dati dei nonfarm payrolls e dei salari di giugno, in uscita venerdì, saranno cruciali per determinare la probabilità di un ulteriore rialzo fra settembre e novembre.
– La fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan a giugno (finale) è risalita a 64,4 dalla lettura preliminare di 63,9 e dal 59,2 di maggio; le condizioni correnti hanno registrato un balzo a 69, rimanendo comunque su livelli ampiamente inferiori alla media storica.
La fiducia delle famiglie sta beneficiando della risoluzione della crisi legata al limite del debito e del miglioramento delle aspettative di inflazione, che sono scese dal 4,2% al 3,3% (un minimo da marzo 2021) a 1 anno, e dal 3,1% al 3% sull’orizzonte a 5 anni.

GIAPPONE – L’indagine Tankan nel secondo trimestre ha evidenziato un miglioramento della situazione sia tra le imprese manifatturiere, a +5 da +1 in marzo, sia tra quelle non manifatturiere (+23 da +22).
Le aziende prevedono di aumentare gli investimenti del 13,4% nell’anno fiscale 2023, più di quanto dichiarato in precedenza.
Inoltre, si attendono che l’inflazione resti sopra il 2% nei prossimi cinque anni.

CINA – Il PMI del settore manifatturiero rilevato da Caixin-Markit è sceso da 50,9 in maggio a 50,5 in giugno, meno delle attese (consenso Bloomberg: 50), evidenziando solo un marginale miglioramento delle condizioni operative del settore.
La flessione è imputabile soprattutto al calo della componente della produzione che, pur rimanendo sopra 50, è scesa da 53,8 in maggio a 51,0 in giugno, mentre le componenti degli ordini, anch’esse rimaste in territorio espansivo, sono lievemente scese.
Le imprese in giugno hanno continuato a ridurre l’occupazione per il quarto mese consecutivo, sebbene a un ritmo inferiore a maggio, citando aspettative di minori vendite e la necessità di riaggiustare la capacità produttiva.
La componente dei prezzi di acquisto è scesa toccando un minimo dal 2016 grazie al calo dei prezzi di molte materie prime, e le imprese cercano di limitare gli aumenti dei prezzi di vendita (la componente è scesa di quasi tre punti portandosi a 51) per mantenere quote di mercato.

 

COMMENTI:                                  

BCEMakhlouf (Central Bank of Ireland) ritiene che la BCE sia ormai vicina alla fine della fase di rialzo dei tassi, anche se la vischiosità dell’inflazione core sta complicando le decisioni.
Il mercato OIS sta scontando attualmente un massimo di 52pb di rialzi, di cui 25 pb pieni a luglio, e altri 25 tra settembre e ottobre.

STATI UNITI – Sul fronte degli eventi, i verbali della riunione del FOMC di giugno saranno importanti per valutare la compattezza del consenso a favore di altri due rialzi emerso con l’aggiornamento del grafico a punti.
I verbali dovrebbero anche delineare in maggiore dettaglio le condizioni per il proseguimento del sentiero dei tassi verso l’alto.

CINAPan Gongsheng, vice-governatore della PBoC, è stato nominato anche segretario del Partito Comunista cinese (PCC) presso la stessa PBoC al posto di Guo Shuqing.
Il WSJ riporta che Pan, 59 anni, ha lavorato in posizioni apicali nelle principali banche commerciali della Cina, ha fatto il ricercatore ad Harvard e Cambridge ed è responsabile della State Administration of Foreign Exchange (SAFE) dal 2015.
Molti analisti si aspettano che la nomina a segretario del PCC presso la Banca centrale preluda poi all’assunzione della posizione di governatore della PBoC, al posto di Yi Gang.

 

PREVISIONI:

AREA EURO
– Oggi nell’Eurozona la stima finale degli indici PMI manifatturieri di giugno dovrebbe confermare il contesto recessivo per il settore in tutte le principali economie dell’Eurozona.
In Italia la prima stima è attesa registrare un calo a 45,2 da 45,9.
Le indicazioni sui prezzi dovrebbero confermare la tendenza di attenuamento delle pressioni inflattive per i beni industriali, mentre le valutazioni su produzione e ordinativi resteranno coerenti con un’attività ancora debole tra il 2° e il 3° trimestre.
– La settimana entrante vedrà la pubblicazione dei primi dati di produzione industriale di maggio, attesi mostrare una modesta crescita in Germania e Francia.
Sempre a maggio, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono viste poco variate per il secondo mese consecutivo.
– Il calo delle materie prime dovrebbe spingere la tendenza annua del PPI dell’area euro in territorio negativo per la prima volta da fine 2020.

STATI UNITI
– Oggi l’ISM manifatturiero a giugno è previsto a 47,2 da 46,9 di maggio, con indicazioni recessive in linea con le altre indagini del settore.
L’ISM è rimasto ininterrottamente sotto la soglia di 50 da novembre 2022, e la componente ordini segnala contrazione da settembre.
L’indagine a giugno dovrebbe confermare ulteriore contrazione degli ordini e dei prezzi pagati, con segnali di persistente debolezza sia per la domanda sia per l’inflazione.
– La spesa in costruzioni a giugno dovrebbe aumentare di 0,4% m/m, dopo 1,2% m/m di maggio.
Le costruzioni industriali e commerciali dovrebbero esercitare una crescente pressione verso il basso nei prossimi trimestri, in seguito al prosciugamento del credito nel settore e all’eccesso di offerta soprattutto nel segmento degli uffici.
– Questa settimana è densa di dati ed eventi cruciali.
Sul fronte dei dati, il mercato del lavoro di giugno dovrebbe mostrare un significativo rallentamento della dinamica occupazionale, in linea con le indicazioni recenti dei nuovi sussidi e con l’indebolimento delle posizioni aperte, delle dimissioni e con il rialzo dei licenziamenti.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile a 3,7% e i salari orari sono previsti ancora in rialzo di 0,3% m/m.
– Il deficit della bilancia commerciale di maggio è previsto in ampliamento a -89 mld da -74,6 mld di aprile.