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03 Luglio 2020 – nota economica giornaliera

AREA EURO – Il tasso di disoccupazione nel mese di maggio è salito al 7,4% (al di sotto delle aspettative) dal 7,3% precedente, mentre la disoccupazione giovanile è passata al 16,0% dal 15,7% di aprile.
Secondo Eurostat, il numero dei senza-lavoro di questo mese è di 12,146 milioni, con un aumento rispetto ad aprile di 159 mila unità.
Stimiamo che il picco per il tasso di disoccupazione possa essere ritardato, anche di diversi mesi, rispetto al punto di minimo del ciclo.

ITALIA – In maggio, l’occupazione è calata di altre 84mila unità (-0,4% m/m), il che porta il totale rispetto a un anno fa a -613mila (-2,6%).
Le misure di tutela occupazionale hanno protetto finora i lavoratori a tempo indeterminato (+0,1% da gennaio), e la crisi si è scaricata sui dipendenti temporanei (-413 mila unità ovvero -14%rispetto a gennaio) e sui lavoratori autonomi (-116 mila unità ovvero -2,2%).
Peraltro, le ripercussioni sui dipendenti a tempo indeterminato hanno iniziato a manifestarsi da aprile, e potrebbero diventare più rilevanti da settembre in avanti.
L’impatto è più negativo per le classi di età più giovani, con cali di -8,2% fra 15 e 24 anni e di -4,1% nella fascia d’età 25-34 anni (per un totale di 254mila occupati in meno).
La diminuzione degli occupati, a differenza che nei mesi scorsi, non è stata compensata dall’aumento degli inattivi, anzi in calo di -1,6% m/m con l’allentamento delle misure restrittive.
Pertanto, il tasso di disoccupazione è salito da 6,6% a 7,8%. Pensiamo che il trend al ribasso per l’occupazione sia destinato a continuare nei prossimi mesi, mentre il tasso di inattività potrebbe continuare a ridursi. Pertanto, vediamo il tasso dei senza-lavoro tornare a due cifre verosimilmente nel giro di pochi mesi.

GERMANIA – In giugno, il calo delle immatricolazioni di auto rispetto a un anno prima è stato pari al 40%. Sebbene molto negativo, il dato è in ulteriore miglioramento rispetto a maggio, quando era stato di -49,5%, ed aprile (-61,1%).
L’associazione di categoria stima per l’intero 2020 un calo del 20%.
Le immatricolazioni sono in ripresa in tutta l’area dell’euro dopo il sostanziale azzeramento avvenuto in aprile con il confinamento legato a COVID-19: la variazione tendenziale per i 4 maggiori paesi è risalita a -49% in maggio e dovrebbe collocarsi intorno a -29% in giugno.

STATI UNITI
 – Un altro employment report migliore delle attese: +4,8 mln di occupati, tasso di disoccupazione all’11,1% a giugno.
L’employment report di giugno registra gli effetti della riapertura delle attività sul mercato del lavoro, con una ripresa di occupazione diffusa a tutti i settori, ma particolarmente marcata nei servizi, e un calo del tasso di disoccupazione di 2,2 pp rispetto a maggio.
Nonostante le buone notizie degli ultimi due mesi, la strada da recuperare per riavvicinarsi al pieno impiego è ancora lunga e soggetta a molti rischi: rispetto a febbraio, gli occupati sono in calo di 14,7 mln (-9,6%) ei disoccupati in aumento di 12 mln.
•La dinamica occupazionale rilevata dall’indagine presso le imprese mostra che il recupero di 4,8 mln, dopo +2,7 mln a maggio, è diffuso, ma particolarmente sostenuta nei settori maggiormente colpiti dalle correzioni di marzo e aprile. La variazione mensile è da attribuire quasi completamente al settore privato (+4,767 mln), con un incremento di solo 33 mila posti nel settore pubblico, e una netta prevalenza dei servizi (+4,263 mln) rispetto all’industria (+504 mila).
Nel manifatturiero e nelle costruzioni gli aumenti sono pari a 356 mila e 158 mila, rispettivamente, mentre l’estrattivo elimina 10 mila posti.
Nei servizi privati, quasi metà dell’incremento è concentrato nel comparto tempo libero e ospitalità che, con +2,088 mln a giugno dopo +1,4 mln di maggio, recupera quasi la metà dei posti persi fra marzo e aprile.
Anche il commercio al dettaglio (+739.800) e istruzione e sanità (+568 mila) recuperano quasi metà della contrazione vista dall’inizio della recessione. I servizi alle imprese sono in aumento di 306 mila a giugno, ma il livello di occupati nel settore resta inferiore di 1,8 mln rispetto a febbraio.
•L’indagine presso le famiglie conferma il miglioramento registrato dai dati delle imprese, con un calo del tasso di disoccupazione a 11,1% da 13,3% di maggio e dal picco di 14,7% di aprile, ma sempre 7,6 pp al di sopra del livello di febbraio.
Il BLS segnala che rimangono problemi metodologici di rilevazione, che portano a una sottostima del tasso effettivo di disoccupazione di circa 1 pp. Il calo dei disoccupati (-3,2 mln) è però accompagnato da una riduzione della percentuale dei “disoccupati temporanei” al 59,5% del totale (da 73% di maggio), a fronte di un incremento dei disoccupati permanenti (+588 mila, per un totale di 2,9 mln).
Questo significa che stanno aumentando le posizioni definitivamente eliminate dalle imprese.
Un dato positivo dell’indagine è il rialzo di 0,7 pp del tasso di partecipazione a 61,5%, che però resta ancora inferiore di 1,9 pp rispetto a febbraio.
Lo spaccato per ore lavorate registra un aumento degli occupati a tempo pieno di circa 2,4 mln, analogo a quello degli occupati part-time. In questa categoria, gli occupati part-time per motivi economici, pur in calo di 1,6 mln a giugno, sono 9,1 mln a giugno, circa il doppio rispetto al livello di febbraio.
•Le ore lavorate nel settore privato aumentano di 2,5% m/m, con variazioni diffuse a tutti i settori tranne l’estrattivo, e particolarmente sostenuti nel comparto tempo libero e ospitalità (+16,4%m/m). Nel manifatturiero il rialzo è di 3% m/m.
Tuttavia, a livello aggregato, la settimana lavorativa è in calo, per via dell’elevata percentuale di nuovi occupati con posizioni part-time, soprattutto nei settori aggregativi. La variazione dei salari orari è nuovamente in calo (-1,2% m/m), per via del recupero dei posti di lavoro persi prevalentemente nei settori con salari nella fascia più bassa della distribuzione.
• Lo scenario per i prossimi mesi è di ulteriore aumento di occupati e calo del tasso di disoccupazione, anche se probabilmente il picco della variazione di posti dovrebbe essere stato registrato a giugno e la discesa del tasso di disoccupazione sarà frenata dal proseguimento dell’aumento della partecipazione.
Nonostante la presenza di alcune ombre nell’employment report (elevato numero di lavoratori part-time, partecipazione ancora bassa, calo della frazione di disoccupati temporanei sul totale), il messaggio è complessivamente positivo e dà supporto alla previsione di una ripresa solida nel 3° trimestre. L’elevato grado di incertezza sull’andamento dei contagi e sull’estensione dello stimolo fiscale rende però probabile un ritmo di crescita del PIL in rallentamento dopo l’estate e nel 2021 e mantiene elevati i rischi, concentrati dopo il 3° trimestre.
– Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana conclusa il 20 giugno calano marginalmente (-55 mila) a 1,427 mln, mentre i sussidi esistenti nella seconda settimana di giugno sono invariati a 19,3 mln (in modesto calo a 17,6 mln da 17,9 mln su base non destagionalizzata). Continua ad aumentare il numero di sussidi erogati con i programmi di emergenza per la pandemia, complessivamente ora pari a circa 13 mln a metà giugno. Nelle prossime settimane si potrebbe assistere a un aumento dei sussidi, alla luce dell’inversione del processo di apertura delle attività aggregative negli Stati colpiti dalla ripresa dei contagi (California Florida, Texas, Arizona).
– Il deficit della bilancia commerciale a maggio si amplia a -54,6 mld (da -49,8 mld di aprile), con un calo di esportazioni di -0,8% m/m a fronte di una riduzione di -0,8 m/m delle importazioni. Il deficit risente in larga misura del crollo dell’export di servizi (-2% m/m).
Il canale estero dovrebbe fornire un ampio contributo negativo (circa -1,2 pp) alla crescita del 2° trimestre.

 

COMMENTI:

BCE – Il membro del comitato esecutivo Mersch ha dichiarato che la BCE sostiene la Bundesbank nella sua cooperazione con il Bundestag e il governo federale della Germania nella controversia di fronte alla corte costituzionale.
Mersch ha ricordato la sentenzadefinitiva e incontrovertibile” della corte europea di giustizia del 2018, ma anche rivelato che la BCE ha autorizzato la Bundesbank a condividere con il governo federale di alcuni documenti interni, “a condizione che alcuni elementi di natura non pubblica sia trattati confidenzialmente”, e che le autorità hanno anche accesso alle risposte a 43 domande ricevute come esperti tecnici nella discussione del caso.
Inoltre, ha ricordato la valutazione della proporzionalità alla base delle scelte politiche della BCE “è disponibile al pubblico”, per esempio nei resoconti delle riunioni di politica monetaria.
Mersch ha concluso che non vede ostacoli a che la Bundesbank continui a partecipare al PSPP dopo il 5 agosto. L’intervento di Mersch si inserisce in una attiva campagna di comunicazione che ha coinvolto anche altri membri del comitato esecutivo, come Schnabel.

STATI UNITI
Contagi 2.739.879, nuovi contagi 51.200, decessi 128.740, guarigioni 781.970 (Fonte: JHU).
Il ritmo di incremento dei nuovi contagi resta in rialzo e ha indotto molti governatori a imporre l’obbligo di indossare le mascherine in ambienti pubblici, mentre aumenta il numero di stati che rallenta o inverte il processo di riapertura delle attività nei servizi aggregativi.
Nonostante il netto peggioramento del quadro epidemiologico, è improbabile un nuovo lockdown diffuso, mentre è possibile un freno più duraturo all’attività dei settori che sembrano responsabili del recente aumento dei contagi (ricreazione, ristorazione).

 

PREVISIONI:

AREA EURO – Il dato finale del PMI servizi dovrebbe confermare il forte rimbalzo a 47,3 da 30,5 (in linea con la stima flash). Il recupero riguarda in particolare le aspettative su nuovi affari.
Lo spaccato per Paese dovrebbe confermare l’indice francese su livelli superiori a quello tedesco. La prima lettura del PMI servizi per l’Italia è vista evidenziare un rimbalzo a 38,5 da 28,9 di maggio.
Il PMI composito dovrebbe essere passare a 47,7 da 31,9 precedente(due decimi al di sopra della stima flash), grazie all’ulteriore allentamento delle misure restrittive adottate per contenere il contagio da COVID-19. I rischi sulla previsione sono verso l’alto.

STATI UNITI – Mercati chiusi per festività (Independence Day).