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1 Settembre 2022 – nota economica giornaliera

ITALIA – L’inflazione è salita all’8,4% a/a dal 7,9% di luglio sull’indice NIC, e al 9% da 8,4% sulla misura armonizzata UE (nel mese i prezzi sono cresciuti di 0,8% m/m su entrambi gli indici).
Energia elettrica e gas sul mercato libero hanno più che compensato il rallentamento dei prezzi dei carburanti.
Sia l’inflazione complessiva che il “carrello della spesa” (al 9,7% a/a) sono i massimi dalla metà degli anni ’80.
Anche l’inflazione dei prezzi alla produzione ha mostrato una brusca accelerazione a luglio (a 36,9% a/a da 34,1% di giugno), tornando sui massimi di marzo (con un rialzo congiunturale del 5% m/m).
Nel frattempo, i ministri Franco e Cingolani hanno firmato il Decreto che proroga fino al 5 ottobre il taglio di 30 centesimi al litro delle accise su benzina, diesel, GPL e metano per autotrazione.

AREA EURO – Ieri, con una crescita dei prezzi al consumo di 0,5% m/m, l’inflazione è salita al 9,1% a/a ad agosto (un nuovo massimo da almeno il 1998) da un precedente 8,9%, ancora trainata da alimentari (10,6%) ed energia (38,3%).
Anche l’inflazione core è salita più del previsto, al 5,5% a/a dal 5% di luglio, con rincari diffusi a servizi (3,8%) e beni industriali non energetici (5%).
Nei prossimi mesi l’inflazione potrebbe raggiungere o superare il 10%, visto il ritiro di alcune delle misure calmieranti approvate dai Governi (ad esempio, in Germania) e l’ulteriore rincaro del prezzo del gas.
Viceversa, in Francia l’inflazione ha sorpreso al ribasso, rallentando al 6,5% dal 6,8% sull’indice armonizzato.

GERMANIA
 – Poco fa le vendite al dettaglio tedesche hanno mostrato un aumento di +1,9% m/m a luglio, dopo il -1,5% m/m (rivisto al rialzo di un decimo) di giugno.
– Il tasso di disoccupazione è salito per il terzo mese di fila ad agosto, da 5,4% a 5,5%; la salita potrebbe continuare nei prossimi mesi visto che i rischi recessivi sono in netto aumento.

STATI UNITI – Ieri, la stima ADP degli occupati non agricoli privati ha registrato una variazione di 132 mila ad agosto, al di sotto delle attese di consenso.
Il Chief Economist di ADP ha indicato che le politiche di assunzioni delle imprese potrebbero essere a un punto di flesso, verso un ritmo “più normale”, dopo mesi di aumenti record dell’occupazione.
Secondo ADP, la retribuzione annua ad agosto è aumentata di 7,6% a/a per gli individui che non hanno cambiato lavoro e di 16,1% per coloro che hanno cambiato occupazione.

CINA – Il PMI manifatturiero rilevato da Caixin-Markit, dopo essere stato per due mesi in territorio espansivo, è sceso da 50,4 in luglio a 49,5 in agosto (Consenso Bloomberg: 50), spinto al ribasso da un calo generalizzato di tutte le componenti ad eccezione degli ordini arretrati, dell’occupazione e dei tempi di consegna, in marginale aumento.
Entrambe le componenti degli ordini sono ritornate sotto 50, ossia in territorio di contrazione, con il calo più marcato registrato dagli ordini esteri (da 50,7 a 48,6).
Le imprese hanno continuato a ridurre le scorte sia di input sia di prodotti finiti, e la componente dei prezzi degli input è scesa al di sotto di 50 per la prima volta da giugno 2020, segnalando una diminuzione dei listini.
Sulla flessione dell’attività delle aziende manifatturiere hanno influito sia le misure di contenimento del Covid-19 sia i razionamenti dell’elettricità in seguito all’eccezionale ondata di calore che ha colpito il Paese in particolare nelle provincie sud-occidentali, nonché il rallentamento del mercato immobiliare.
Il dato è in linea con quello pubblicato ieri dal NBS, che nonostante un marginale miglioramento era rimasto al di sotto di 50 (49,4), evidenziando il deterioramento delle condizioni economiche del settore.

 

COMMENTI:

FRANCIAVilleroy de Galhau (Banque de France) ha detto di attendersi per la Francia un netto rallentamento ma non necessariamente una recessione nel 2023, anche se nulla può essere escluso.
Riguardo alla politica monetaria, la prossima mossa dovrà essere “determinata” ma anche “prevedibile”.
I mercati scontano stamane 70 punti base di rialzo.

 

PREVISIONI:

AREA EURO
 – Oggi le rilevazioni sul mercato del lavoro di luglio dovrebbero riportare un tasso di disoccupazione stabile al 6,6% nel complesso dell’Eurozona e in rialzo di un decimo all’8,2% in Italia.
– Sempre in Italia, la prima stima del PMI manifatturiero di agosto dovrebbe registrare un nuovo calo a 47,8 dopo il 48,5 di luglio, su livelli coerenti con una contrazione dell’attività nel settore per il secondo mese.
– La seconda lettura del PIL è infine attesa confermare la crescita di 1% t/t (4,6% a/a) nel 2° trimestre.

STATI UNITI
 – Oggi è in uscita l’ISM manifatturiero di agosto, previsto in calo a 52,1 da 52,8 di luglio, con probabili indicazioni di ulteriore rallentamento dell’attività, sempre però in territorio positivo.
L’attenzione sarà concentrata sulla componente ordini, già in area recessiva da due mesi.
– La spesa in costruzioni dovrebbe proseguire sul trend in calo, con una marginale variazione negativa a luglio.