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4 Dicembre 2023 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha chiuso la settimana passata pressoché stabile sui livelli di apertura, ma mostrando volatilità a livello giornaliero.
Venerdì si è indebolito sia sull’ISM che ha deluso restando invariato contro attese di leggero aumento sia sulle dichiarazioni di Powell che ha detto che la Fed non deve essere precipitosa ora in quanto sta raggiungendo l’obiettivo che voleva perseguire e anche se l’inflazione è ancora ben al di sopra del target sta andando nella giusta direzione.
A meno quindi di sorprese significative verso l’alto dai dati, il ciclo di rialzi dei tassi dovrebbe potersi ritenere terminato.
Infatti, venerdì i rendimenti sono scesi aggiornando i minimi.
Dai dati in uscita questa settimana (ISM non-manifatturiero domani atteso in solo marginale incremento ed employment report venerdì previsto mostrare un incremento degli occupati, dovuto però a fattori transitori, un tasso di disoccupazione stabile e salari in marginale aumento su base mensile ma in lieve rallentamento in termini tendenziali) non si prevedono indicazioni in grado di favorire un buon recupero del dollaro, salvo eclatanti sorprese verso l’alto.
Il biglietto verde potrebbe pertanto tendenzialmente stabilizzarsi invece di scendere ancora, fatte salve però delusioni dai dati.

EURL’euro ha chiuso la settimana passata in moderato calo da 1,09 a 1,08 EUR/USD, dopo essere però nel frattempo salito fino a 1,10 EUR/USD. Venerdì si è rafforzato sui dati USA e sulle dichiarazioni di Powell, ma di poco e brevemente. La moneta unica continua infatti a risentire dei rischi verso il basso che gravano sulla crescita dell’area.
Debolezza dovrebbero mostrare in questi giorni i dati di produzione industriale delle principali economie (Francia e Spagna domani, Germania e Italia giovedì) e la stima finale del PIL aggregato è attesa mostrare una revisione al ribasso.
A meno di sorprese positive l’euro potrebbe pertanto mantenersi sulla difensiva, ma il downside appare limitato per via delle indicazioni attese dai dati USA.

GBPLa sterlina ha chiuso la settimana passata al rialzo contro dollaro da 1,25 a 1,27 GBP/USD. rafforzandosi venerdì sui dati USA e sulle dichiarazioni di Powell.
In assenza di spunti chiave sul fronte domestico in questi giorni i driver principali rimarranno quelli USA, pertanto, a meno di sorprese verso l’alto dai dati statunitensi, la sterlina potrebbe riuscire a rafforzarsi ancora o almeno a stabilizzarsi.
La valuta britannica si è rafforzata anche contro euro da 0,86 a 0,85 EUR/GBP, favorita da un differenziale di tasso più vantaggioso: la tendenza al rafforzamento potrebbe mantenersi in questi giorni.

JPYLo yen ha chiuso la settimana passata in rafforzamento contro dollaro da 149 a 146 USD/JPY, favorito soprattutto venerdì dal calo dei rendimenti a lunga USA.
A meno di sorprese verso l’alto dai dati USA di questa settimana, la valuta nipponica potrebbe riuscire a consolidare o quantomeno a stabilizzarsi.