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FOCUS: Quanto è probabile che l’Italia torni in recessione?

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a cura di Paolo Mameli


ABSTRACT

Un’analisi Probit segnala, sulla base di variabili di diverso tipo (indici di fiducia, indicatori “compositi“, varabili del credito e finanziarie), che la probabilità che l’economia italiana torni in recessione in un orizzonte di 12 mesi non è trascurabile (nel range 20-40%, più vicina alla parte bassa dell’intervallo di stima per gli indicatori maggiormente anticipatori).
Viceversa, la probabilità di una “grave recessione simile a quella del 2008-09 e del 2011-13 appare molto più contenuta (in un range tra zero e 10% per la media degli indicatori).
Come noto, l’Italia è tornata a crescere a inizio 2019, a un ritmo di +0,2% t/t, dopo essere entrata in recessione “tecnica nella seconda metà dell’anno scorso (-0,1% t/t nel 3° e 4° trimestre). Molti indicatori però, con particolare riguardo agli indici di fiducia delle imprese, non hanno da allora evidenziato un vero punto di svolta in senso espansivo.
In pratica, in Italia negli ultimi 20 anni ci sono stati 6 episodi recessivi, ma solo gli episodi del 2008-09 e del 2011-13 sono considerati “forti recessioni“.
In sintesi, la probabilità di recessione “lievenel corso della parte restante del 2019 non è trascurabile: ciò segnala che, dopo la recessione “tecnica della seconda metà del 2018, il rimbalzo di inizio 2019 per il PIL potrebbe dimostrarsi anch’esso “tecnico” ovvero di breve durata. I due indicatori maggiormente anticipatori (M1 reale e prestiti al settore privato) segnalano una probabilità di recessione nei prossimi 12 mesi di poco superiore al 20% e una probabilità di “forte recessione” compresa tra il 3% e l’11%.

 


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