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Fabrizio Di Marzio nel suo saggio su Esiodo indaga su giustizia e miti. Giudici divoratori di doni. Tra politica, potere e legge

Uno dei primi e più grandi poeti dell’antichità, Esiodo, vissuto in Grecia nel VII secolo a.C., autore della Teogonia e delle Opere e i Giorni, forse contemporaneo di Omero (o forse no), nella sua produzione giunta fino a noi mostra chiaramente che quello che scriveva era frutto del suo dente parecchio avvelenato verso i giudici. Ce l’aveva, e non poco, con certa magistratura che, opportunamente corrotta dal fratello Perse, in diversi giudizi lo aveva defraudato di molta parte dei beni dell’eredità paterna.

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Nunzio Primavera