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21 novembre 2018 – nota economica giornaliera

ITALIA – Nei primi due giorni, il collocamento del BTP Italia 2022 ha raccolto appena 722,7 milioni di ordini da clientela privata.
Si tratta del peggior risultato per questo tipo di emissione dal 2012: l’andamento finora deludente conferma che l’erosione della fiducia nei confronti del merito di credito della Repubblica non riguarda soltanto gli investitori esteri, ma anche le famiglie risparmiatrici, riluttanti a reinvestire le scadenze di portafoglio in titoli di stato di nuova o vecchia emissione.
In agosto, la quota di debito pubblico detenuta dalle famiglie era calata al 4,5%, pari a 89,8 miliardi di euro.

STATI UNITI – I cantieri residenziali a ottobre aumentano a 1,228 mln da 1,210 mln di settembre, grazie alla componente multifamiliare (+10,3% m/m), mentre il segmento unifamiliare segna una correzione (-1,8% m/m) per il secondo mese consecutivo.
Le licenze sono poco variate a ottobre (1,263 mln da 1,270 mln di settembre, rivisto verso l’alto).
Il segmento dell’edilizia residenziale potrebbe essere sostenuto dalla ricostruzione post-uragani e forse post-incendi in California nei prossimi mesi, ma il trend sottostante resta debole.

 

COMMENTI:

Negli Stati Uniti, il Presidente della Federal Reserve Bank of Minneapolis, Neel Kashkari, ha ribadito la sua opinione secondo cui la Fed dovrebbe fare una pausa e vedere l’evoluzione dell’economia prima di alzare ancora i tassi.
Kashkari non vede segni di surriscaldamento e ritiene appropriato non agire in modo preventivo per non rischiare di interrompere l’espansione in corso.
Kashkari e Bullard della St Louis Fed sono i due che indicano tassi fermi nel grafico delle proiezioni del FOMC.

BREXITTheresa May ha annunciato ieri un’apertura verso le posizioni oltranziste, di cui ha accolto una proposta per risolvere il problema del confine irlandese, nel tentativo di dividere e scoraggiare la confusa opposizione euroscettica.
A favore del primo ministro, c’è l’evidenza che l’opposizione interna al partito conservatore non ha ancora i numeri per sfiduciarla.
Tuttavia, DUP ha annunciato ufficialmente di essere contro l’accordo con l’UE: ciò potrebbe mettere a rischio anche il governo e favorire un voto parlamentare di sfiducia, guidato da laburisti.
Sul fronte europeo, il 25 novembre i capi di stato dell’UE dovranno anche disinnescare la spina delle richieste spagnole su Gibilterra.

 

Netto apprezzamento del dollaro, risultato dai movimenti al rialzo significativi contro euro e commodity currencies.

L’euro è calato senza soluzione di continuità per tutta la giornata, toccando in serata un minimo di 1,1365.

La sterlina resta in una dimensione a parte, fortemente condizionata dal flusso di notizie su Brexit.

Si distaccano dalla tendenza generale lo yen (che scambia a 112,88 contro USD) e il franco svizzero, che ha seguito il dollaro nel rialzo contro euro.

 

MARKET MOVERs:

EUROZONA – È atteso il parere definitivo della Commissione Europea sui Documenti Programmatici di Bilancio dei Paesi membri. Sotto osservazione è in particolare l’Italia.
Una procedura di infrazione per mancato rispetto della regola del debito appare difficilmente evitabile.
La Commissione dovrebbe infatti confermare la sostanziale bocciatura della manovra, nonostante le marginali modifiche inserite nella versione del DPB inviata dal Governo Italiano lo scorso 13 novembre, mentre il parere sarà esaminato in sede di Eurogruppo il prossimo 4 e 5 dicembre.
L’unica incertezza è sulla tempistica per un avvio della procedura entro fine anno, ma la Commissione potrebbe invece attendere l’approvazione definitiva del disegno di legge (data ultima utile il 31/12).

Negli Stati Uniti, gli ordini di beni durevoli (prel.) a ottobre potrebbero riflettere una significativa correzione negativa, in particolare nel settore dell’aeronautica militare.
Tuttavia gli ordini di beni capitali al netto di difesa e aerei dovrebbero essere in moderato rialzo, dopo due correzioni consecutive.
Le vendite di case esistenti a ottobre sono attese in aumento, rispetto a settembre in cui tutti gli indicatori di attività nell’edilizia residenziale avevano risentito negativamente dell’impatto dell’uragano Florence, dopo un trend negativo iniziato già da marzo scorso.
Infine, la fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan a novembre (finale) dovrebbe essere poco variata, ma restando su livelli storicamente molto elevati.