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La sentenza della Cassazione penale n. 5916/2015: prodromo del decreto legge «salva ILVA e salva Fincantieri»

Cass. Sez. III Pen. 10 febbraio 2015, n. 5916

Recentemente i mass media si sono intrattenuti sul caso della chiusura del sito Fincantieri di Monfalcone conseguente ad una illegittima gestione dei rifiuti.

In estrema sintesi: il titolare del sito, nonché appaltatore dei lavori di costruzioni di navi, la Fincantieri utilizza vari subappaltatori (nel sito lavorano circa 5000 persone: solo 1600 sono dipendenti Fincantieri, gli altri 3400 sono dipendenti dei subappaltatori). Uno di questi subappaltatori accatastava i rifiuti da propria lavorazione nella banchina del cantiere (in terraferma) che era stata messa a disposizione dalla Fincantieri. Poi questi rifiuti venivano selezionati e trasportati altrove a cura di un’altra ditta incaricata.

Il P.M. di Gorizia ravvisava il reato di deposito incontrollato.

Invece, il Tribunale di Gorizia affermava, con ordinanza, non trattarsi di gestione di rifiuti autorizzabile, in quanto si svolgeva nell’ambito del deposito temporaneo.

Ma, il Procuratore della Repubblica ricorreva in cassazione per chiedere l’annullamento dell’ordinanza di rigetto del Tribunale di Gorizia…

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Alberto Pierobon