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La Bussola dell’economia italiana

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a cura di Elisa Coletti, Paolo Mameli e Andrea Volpi


ABSTRACT

L’evoluzione dello scenario congiunturale

La prospettiva di elezioni anticipate il 25 settembre implica rischi di mancata approvazione della Legge di Bilancio entro fine anno, nonché di ritardi non tanto nel rispetto delle scadenze formali previste dal PNRR, quanto nella capacità di spesa effettiva dei fondi europei.
Nel frattempo, la collaborazione tra i partiti della ex maggioranza sarà fondamentale per consentire una risposta tempestiva ed efficace alle emergenze inflattiva ed energetica.
La prima riunione del nuovo Parlamento è fissata per il 13 ottobre.
In sostanza, difficilmente si avrà un Governo nella pienezza dei suoi poteri prima di inizio novembre.
Nel frattempo, il Governo Draghi resta in carica per il disbrigo degli “affari correnti”.
Tale perimetro è abbastanza ampio: in linea generale, si ritiene che un Governo dimissionario non possa esprimere un indirizzo politico; l’eccezione è rappresentata da atti urgenti o necessari al rispetto degli impegni presi a livello internazionale.
Più nello specifico, l’ampiezza del raggio di azione del Governo dimissionario dipende dagli accordi tra le principali forze politiche.
Nella dichiarazione dopo la firma del decreto di scioglimento delle Camere, il presidente Mattarella ha chiesto ai partiti ampia collaborazione su quattro fronti: la gestione dell’emergenza inflattiva e energetica, la collaborazione a livello europeo e internazionale per fronteggiare la crisi geopolitica indotta dalla guerra della Russia contro l’Ucraina, il rispetto dei tempi di attuazione concordati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e la prosecuzione delle azioni di contrasto alla pandemia.
In sintesi, potranno essere approvati nelle prossime settimane: un nuovo Decreto-Aiuti per contrastare gli effetti dei rincari delle materie prime su famiglie e imprese, atteso valere 10 miliardi (dopo i 33 mld che sono stati già approvati nell’ultimo anno); o; uno stralcio della legge sulla concorrenza (dalla quale saranno espunte almeno le norme riguardanti i taxi); i decreti attuativi delle leggi delega già approvate dal Parlamento, finalizzati al rispetto delle scadenze incluse nel PNRR; tutti gli eventuali nuovi interventi urgenti in tema di emergenza inflattiva, pandemica o di gestione della crisi internazionale.

 

Tendenze del settore bancario italiano

La crescita dei prestiti alle società non-finanziarie a maggio ha segnato un altro miglioramento a 2,3% a/a.
La ripresa è confermata dai flussi lordi mensili che nel complesso hanno registrato un aumento del 12,4% a/a, in linea con aprile.
Il trend è trainato dai prestiti a breve, in aumento del 6,8% a/a a maggio, mentre i prestiti a medio-lungo sono rimasti leggermente in calo.
E’ proseguita la dinamica robusta dello stock di prestiti per l’acquisto di abitazioni, del +4,9% a/a a maggio.
I flussi mensili hanno evidenziato il ritorno di interesse per il tasso variabile, con volumi in crescita a due cifre a maggio, mentre le erogazioni a tasso fisso sono rimaste in calo, alla luce dell’aumento del differenziale tra tasso fisso e variabile.
Le anticipazioni ABI su giugno delineano una lieve accelerazione per l’aggregato dei prestiti a famiglie e imprese, al 3,3% a/a.
La crescita dei depositi bancari è tornata a rallentare a maggio, a 4,6% a/a da 5,4% di aprile.
La frenata è proseguita a giugno, secondo le anticipazioni ABI che delineano una variazione poco superiore al 3%.
Determinanti restano i conti correnti, il cui ritmo è sceso a 6,8%, ancora robusto, ma oltre 1 punto percentuale in meno rispetto al 7,9% del mese precedente.
La svolta moderata è stata particolarmente evidente per i conti correnti delle società non-finanziarie.
Si conferma più regolare l’andamento dei conti correnti delle famiglie.
Il rallentamento del trend dei depositi ha determinato una moderazione del tasso di crescita della raccolta complessiva da clientela, a 3,6% a/a a maggio e a 2,4% a giugno, secondo le anticipazioni ABI.

 


Indice dei contenuti

• Le elezioni anticipate configurano un ulteriore elemento di incertezza  (p. 2 )
Sintesi della previsione macroeconomica (p. 4 )
La produzione industriale torna a calare dopo tre mesi di crescita (p. 5 )
• Le indagini manifatturiere segnalano rischi al ribasso nel 2° semestre (p. 6 )
• Le costruzioni restano in crescita, con qualche segnale di minor vivacità (p. 7 )
• Servizi ancora in espansione ma iniziano a rallentare (p. 8 )
• I consumi hanno tenuto meglio del previsto sinora, ma i rischi sono al ribasso (p. 9 )
• Il mercato del lavoro tiene, ma la domanda di occupazione rallenta  (p. 10 )
• Lo shock energetico pesa sul saldo commerciale (p. 11 )
• Inflazione ai massimi da 36 anni (p. 12 )
• Ripresa dei prestiti alle società non-finanziarie trainata dal breve termine (p. 13 )
• Più moderata la crescita dei depositi (p. 16 )

 


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Luglio 2022