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L’identità. Diritti fondamentali tra Corti europee e Pubblica Amministrazione

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L’identità. Diritti fondamentali tra Corti europee e Pubblica Amministrazione

L’identità. Diritti fondamentali tra Corti europee e Pubblica Amministrazione”, di Marcello M. Fracanzani, edito da “Il Mulino”.

Il fil rouge di questo libro è che “Uno strano progetto di legge si aggira per l’Europa”. Un progetto che vuole trasformare ogni cosa in beni negoziabili, ogni diritto in una banconota. Passando per il licenziamento di due milioni di dipendenti pubblici, l’eliminazione del catasto, lo svuotamento di competenze degli uffici. Riuscendo così, come per incanto (?), a fare con maialini allevati (e talora anche macellati) in Romania dei … prosciutti di Parma.

“Niente di nuovo”, si potrebbe dire cinicamente. Se non fosse che tutto questo oggi avviene con la benedizione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) che è tutta dedita alla resezione chirurgica della categoria stessa dei diritti indisponibili, dei diritti in genere, per renderli monetizzabili, concorrenziali e liberamente circolanti, sotto la giustificazione di aumentare la libertà individuale.

Ma è una libertà malata, perché senza (ricerca della) verità.

Seminato per essere barriera a facile populismo del dopo Brexit; germinato da alcune indagini per conto dell’Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare; nutrito dal confronto con le diverse anime che compongono tale Osservatorio; maturato nel dialogo con giuristi, economisti, ma anche storici, filosofi, rappresentanti delle forze dell’ordine e giornalisti: questo libro ci propone una serie di coppie concettuali apparentemente antitetiche.

Ma se non si cade nella trappola moderna della contrapposizione fine a se stessa, dal loro confronto si dissolvono gli apparenti diritti fondamentali ed emergono altre figure su cui riflettere. Per recuperare l’IDENTITÀ. Per trovare la vera anima dell’Europa (dalla Prefazione di Gian Carlo Caselli);