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L’approccio degli italiani al cibo

I cambiamenti nella cultura e nell’etica modificano la percezione degli alimenti. Non si tratta solo di reperibilità dei prodotti (legata, indirettamente, al loro prezzo), ma anche di sensibilità diffusa ed informazione. Una popolazione più attiva rispetto al passato nella ricerca e nella maturazione di informazioni sui prodotti e sulla salute opera scelte alimentari più consapevoli e complesse. Il rapporto con il cibo è oggi l’intrecciarsi di diverse componenti: necessità, piacere del mangiar bene, socialità, consumo critico, sicurezza/insicurezza rispetto alla qualità degli alimenti, responsabilità sociale nei confronti dell’ambiente, il rapporto con il cibo è espressione dell’identità e di uno stile di vita. In alcuni casi la maggiore attenzione all’alimentazione rappresenta anche una riscoperta del valore culturale del cibo. Lo dimostrano il crescente interesse nei confronti del rapporto tra cibo e territorio e la diffidenza verso l’industrializzazione eccessiva del settore agroalimentare. Gli ultimi anni raccontano una innegabile diffusione della cultura dei mangiar sano, amplificata dallo spazio su Tv e giornali dei consigli dei nutrizionisti. Se i consumi alimentari rimangono fermi in questa difficile congiuntura, quelli di nicchia (biologici, di origine controllata e protetta, equo solidali ecc.) segnano invece un incremento: nelle scelte di molti italiani la qualità prevale sulla quantità.