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Ambiente, ciclo illecito del cemento, progressiva riduzione del suolo, demolizione di manufatti

L’Italia è il terzo paese nell’Unione europea, dopo Olanda e Belgio, per deficit di suolo agricolo e il quinto su scala mondiale: dagli anni Settanta ad oggi, infatti, la perdita di superficie agricola nel nostro Paese ha interessato una superficie pari a 5 milioni di ettari, un’area equivalente al territorio delle regioni Liguria, Lombardia e Emilia-Romagna. Dai dopoguerra si è assistito ad un vorticoso aumento del consumo di suolo a danno soprattutto di terreni agricoli e aree boscate. È il risultato di uno sfruttamento “criminale” del territorio, basato su un’economia che ha prodotto inquinamento e ha compromesso, in maniera talvolta irreversibile, l’equilibrio naturale e la capacità di rigenerazione del ciclo ambientale.