Seguci su twitter

Categorie

15 ottobre 2018 – nota economica giornaliera

AREA EURO – La produzione industriale in agosto è cresciuta più delle attese: dell’1,0% m/m, recuperando il calo del mese precedente a -0,7% m/m. La spinta è venuta dal comparto energetico ma anche dal manifatturiero (+0,9% m/m) ed in particolare dal comparto dei beni capitali (+1,4% m/m dopo +1,0% m/m).
L’output è cresciuto anche nel comparto dei beni di consumo durevoli (+1,5% m/m) e non durevoli (+1,4% m/m).
L’aumento della produzione in agosto riflette una forte crescita in Italia (+1,7% m/m), una dinamica discreta in Francia (+0,3% m/m) e in Paesi minori (Portogallo, Irlanda e Olanda) che hanno così compensato l’andamento deludente in Germania (-0,3% m/m).
La dinamica della produzione industriale è compromessa (0,0% t/t dopo il +0,1% t/t del 2° trimestre) dall’andamento debole registrato in giugno e luglio.
In Germania, la produzione è in calo di 1,3% t/t che potrebbe frenare la crescita del PIL a 0,35% t/t dopo il +0,5% t/t del trimestre primaverile.
Il rallentamento della produzione industriale tedesca nei mesi estivi è da ricondursi in parte a fattori temporanei, ad esempio per effetto della moderazione della domanda estera.
In Francia la produzione è invece attesa in aumento nel trimestre estivo di 1,4% t/t, da -0,2% t/t del precedente, mentre in Italia potrebbe segnare un lieve calo di -0,1% t/t.

STATI UNITI – La fiducia dei consumatori rilevata dall’University of Michigan a ottobre (stima preliminare) segna una moderata flessione a 99 da 100,1 di settembre, ma resta sui massimi dai primi anni 2000.
Anche le condizioni correnti sono in calo a 114,4 da 115,2, come pure le aspettative a 89,1 da 90,5. In particolare, le aspettative di inflazione a 5-10 anni correggono a 2,3% da 2,5%, mentre quelle a 1 anno aumentano a 2,8% da 2,7%, riflettendo l’andamento dei prezzi della benzina e i timori delle conseguenze dei dazi sui prezzi.
Nella prossima rilevazione, se non ci sarà una stabilizzazione del mercato azionario, è probabile che la combinazione di dazi e correzione del mercato pesino sulla fiducia, determinando un’ulteriore correzione. In questo ciclo, il peso delle azioni sul totale delle attività finanziarie delle famiglie è aumentato in misura significativa.

 

COMMENTI:

BCE – Draghi, dal meeting del FMI, ha ribadito che la Banca Centrale Europea non interverrà a sostegno dell’Italia.
Lo strumento di cui si è dotata la BCE in caso di stress in un singolo Paese Membro sono le OMT (open market transactions) che per il momento non sono mai state attivate e prevedono interventi illimitati della banca centrale, ma solo sotto stretta condizionalità.
Draghi ha sottolineato che in un Paese ad alto debito, un’espansione fiscale è più complessa se un Paese mette in discussione l’appartenenza alla moneta unica.
Draghi ha quindi invitato i politici italiani ad avere toni più pacati, ma nel contempo si è detto fiducioso che l’Italia troverà un compromesso con l’Unione Europea come è già successo in passato.
Draghi ha indicato tre fonti di rischio per l’economia Eurozona: un aumento dell’inflazione più forte del previsto ma non nella zona euro, un rialzo dei tassi di interesse più marcato e, infine, i rischi geopolitici sull’opportunità di mantenere accordi multilaterali per gli scambi commerciali.
Per quanto riguarda l’Unione Europea, Draghi ha sottolineato la necessità di ripensare il funzionamento dell’Unione e si è espresso con toni preoccupati sull’indipendenza della banche centrali e sugli attacchi di alcuni Paesi alle regole fiscali.

BREXIT – Secondo diversi media, il Governo inglese avrebbe rifiutato di firmare la bozza di accordo proposta dall’UE, che rischiava di far saltare il governo.
Il Financial Times riferisce che il successivo incontro fra Raab e Barnier sarebbe stato relativamente breve e non ne sono previsti altri prima del Consiglio Europeo che il 18 ottobre dovrà affrontare la questione.
Inoltre, sarebbe stato cancellato anche il meeting tecnico che oggi avrebbe dovuto preparare la discussione su Brexit.
Resta la possibilità che le trattative siano sbloccate da un negoziato diretto a livello di Capi di Governo, per essere poi concluso a novembre.
Secondo Barnier, il nodo da sciogliere resterebbe il solito, cioè la soluzione per il confine irlandese, in quanto l’UE vuole che resti nell’unione doganale e richiede qualche forma di controllo su alcuni dei flussi di merci fra Gran Bretagna e Irlanda del Nord, se il Regno Unito non sarà più dentro l’unione doganale UE.

GIAPPONEKuroda (BoJ) ha dato un segnale importante per i mercati: il Governatore ha detto che i mercati dovranno guardare i rendimenti e non la quantità di acquisti di titoli, sottolineando che per ora la politica monetaria giapponese resta invariata, come segnalato esplicitamente a tutte le riunioni della Bank of Japan.
In particolare, Kuroda ha ripetuto che la BoJ potrà cambiare l’obiettivo operativo del tasso di interesse quando l’inflazione raggiungerà o sarà vicina al 2%. Le parole di Kuroda confermano che il trend decrescente degli acquisti di JGB ormai in atto da un anno è dettato da vincoli del mercato.

Lo staff del Segretario del Tesoro USA Mnuchin non ha rilevato manipolazioni sul tasso di cambio da parte della Cina, in attesa del report sulle valute che dovrebbe essere presentato al Congresso la settimana prossima.
Se fosse confermata, una simile posizione ufficiale dell’amministrazione dovrebbe alleggerire il livello dello scontro commerciale in atto tra Stati Uniti e Cina.

ELEZIONI in BAVIERA – Sconfitta storica in Germania dei cristiano democratici bavaresi: la CSU, partito cristiano democratico alleato della CDU di Angela Merkel a livello federale, ha perso la maggioranza nel Laender di Baviera per la prima volta dal 1957, fermandosi al 37,2% dei voti dal 47,7% del 2013.
La campagna elettorale della CSU è stata incentrata sugli attacchi alla gestione dei flussi di rifugiati, una strategia che evidentemente non ha pagato. La CSU si troverà a costretta a governare in coalizione con i conservatori Freieheitlichen Waehler che ha ottenuto l’11,5% e, nel caso in cui i seggi non bastassero, anche con i liberali di FdP, che hanno ottenuto il 5%. Perde drammaticamente consensi l’SPD che dimezza i voti al 9,6% dal 20,6% della precedente legislatura. I populisti di destra di AfD hanno ottenuto il 10,6% entrando per la 1° volta nel parlamento della regione. I veri vincitori sono i Verdi che si confermano come una forza politica centrale avendo ottenuto il 18%, più del doppio rispetto al 2013.

In ITALIA, il Consiglio dei Ministri dovrebbe approvare in serata la proposta di legge di bilancio da inviare alla Commissione Europea e, forse, anche il collegato fiscale alla manovra. La riunione sarà preceduta da un vertice di maggioranza per sbrogliare i nodi ancora da sciogliere.

 

La settimana scorsa si è chiusa con livelli di volatilità nella norma, con l’indice del dollaro in ripiegamento stamattina a 95,26 dopo il marginale rafforzamento di venerdì.

Contro euro, il biglietto verde è rimasto circa invariato e scambia ora a 1,1555. La settimana entrante potrebbe aiutare a capire se quella della settimana scorsa è stata solo una correzione dei mercati o se sono in corso aggiustamenti più strutturali.

Nonostante le parole di Kuroda, lo yen in apertura si sta rafforzando ulteriormente (+0,2%) contro il dollaro e scambia ora a 111,90.

La sterlina ha ceduto lo 0,9% sia contro USD (scambia ora a 1,3110) sia contro euro (a 0,8812).

Franco svizzero sempre stabile contro USD, mentre contro euro registra un indebolimento di 0,4%.

 

MARKET MOVERs:

La settimana ha molti dati in uscita negli Stati Uniti, tra cui l’indice Empire della NY Fed a ottobre sia le vendite al dettaglio. La Fed pubblica i verbali della riunione di settembre, che dovrebbero confermare il diffuso consenso per il proseguimento dei graduali rialzi dei tassi.

Nell’area euro, il focus sarà sull’indice ZEW per il mese di ottobre (elaborato dal Zentrum fur Europaische Wirtshacftsforschung di Mannheim in Germania), che offrirà indicazioni sulle attese delle imprese per i prossimi mesi in un contesto di maggiore volatilità sui mercati.

In Italia, è attesa la presentazione del Documento Programmatico di Bilancio e potrebbe anche anticipare la legge di bilancio vera e propria: sarà importante però verificare soprattutto la credibilità delle coperture finanziarie.